Si sente tanto parlare di rimappature, ma con i progressi meccanici ed elettronici serve tuttora rimappare una centralina motore? I moderni propulsori, prima di essere commercializzati, vengono sviluppati da equipe di ingegneri che li sottopongono a innumerevoli test i quali forniscono tutti i valori necessari per il software installato in centralina. Inoltre, si sente tanto parlare di nuovi sistemi di iniezione, nuovi motori, nuove tecnologie, che un’ulteriore domanda sorge spontanea: perché rimappare nel 2017?
Facciamo un passo indietro. Abbiamo sempre detto che un produttore di motori, quando sviluppa un nuovo propulsore, deve tenere in considerazione vari fattori. Ciò significa che prima viene estremizzato per testare il massimo potenziale e successivamente viene ottimizzato al fine di stimare i due grandi punti vincolanti per la messa in circolazione: rispettare i criteri imposti dalle norme antinquinamento vigenti nel paese di utilizzo, nonché mantenere un rapporto garanzia/efficienza congeniale al rivenditore di veicoli che lo monta sul proprio marchio.
Eppure nonostante il primo vincolo, ovvero quello di rispettare le norme antinquinamento, leggiamo sui giornali dello scandalo dieselgate. Ma come, prima ci dicono che vanno rispettate le normative e poi sono proprio i grandi marchi a raggirarle? Sui notiziari si legge che l’Environmental Protection Agency (EPA) ha dato il via libera alla vendita di 67 mila vetture coinvolte dal dieselgate e già richiamate seguendo gli interventi approvati a gennaio.
Il via libera dell’ente federale consentirà la commercializzazione delle auto, compresi i 12 mila mezzi rimasti nei piazzali dei rivenditori dopo lo stop imposto nel settembre del 2015. Quindi cerchiamo di capire meglio cosa succede:
ho comprato una bellissima auto che mi hanno detto avere “tot” cavalli e rispettante le ultime normative, poi mi chiamano per effettuare un aggiornamento obbligatorio al fine di rientrare nelle emissioni inquinanti. Ora sono l’unico che ha la sensazione che il mio veicolo si addormenti per strada? E sono l’unico a cui sembra che la tappa dal distributore sia più frequente?
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Ha dunque senso rimappare?Torniamo quindi al tema principale: rimappare una centralina nel 2017 ha senso? Navigando in rete troviamo moduli aggiuntivi o preparatori che garantiscono incrementi dal 15% al 35% o addirittura più. Va da sé che sui moderni propulsori dotati di filtro FAP/DPF, questi incrementi porteranno sicuramente conseguenze come una maggior frequenza di rigenerazioni o addirittura l’intasamento del filtro stesso. Dunque che senso ha nel 2017 effettuare una rimappatura per estremizzare un motore se questa può solo che darmi problemi? Non siamo più nella prima decade degli anni 2000 quando le tolleranze motoristiche offrivano maggior spazio alle modifiche di rimappatura centralina dato che i propulsori di allora erano meno “strozzati”. Volendo ora rispondere alla domanda di questo articolo, diciamo che ha pienamente senso rimappare nel 2017. Non per estremizzare un motore (come lo prevedeva la vecchia concezione di rimappatura) ma per ottimizzarne il rendimento, ridurre i consumi, ed avere un intenso piacere di guida. |
I preparatori di oggi sono evolutiAttenzione però, in quanto fino ad ora ci siamo limitati a parlare della storica concezione di rimappatura, quando invece oggi le riprogrammazione del software gestione motore offre tanti servizi e risoluzione di problematiche che anni addietro non esistevano (FAP, DPF, DTC, AdBlue, Start & Stop, etc). Ciò che osserviamo oggi è che i preparatori moderni si sono evoluti con l’evolversi della meccanica e della elettronica. Salvo richieste particolari non si rimappa più per estremizzare un motore ma per ottimizzarne il rendimento e risolvere le ormai comuni problematiche generate dalle centraline e dai dispositivi finalizzati alla riduzione di emissioni (nel prossimo articolo discuteremo di quanto siano efficaci o meno).
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